La filosofia come visione del mondo
Abstract
L’autore ricostruisce il senso del dibattito del primo Novecento tra i sostenitori della filosofia come ‘visione del mondo’ e chi, come Husserl, rivendicava ad essa il rigore della scienza. La polemica hegeliana sulla ‘edificazione’ dei romantici è uno dei momenti in cui cominciano a delinearsi gli argomenti dei filosofi ‘scientifici’ contro la ‘profondità’ del sapere sapienziale. La consapevole unilateralità di una posizione teorica bilanciata con posizioni diverse e anche opposte, conclude l’autore con Simmel, non ne compromette il significato di verità.The author restores the meaning of the early twentieth century debate between those supporting a notion of philophy as Weltanshauung and those, like Husserl, claiming a scientifical exactness in philosophy. Hegel’s criticism of the edification in Romanticism is pointed out as a moment wherein the arguments by “scientific” philosophers against the “depth” of a knowledge conceived as learning begin to outline. Finally the author states, with Simmel, that the conscious onesidedness of a theoretical position, balanced with different and also opposed ones, do not compromise its truth