Roma: Università gregoriana (
1978)
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Abstract
Nella problematica generale dei rapporti tra Dio e l'uomo rientra il problema del diritto naturale. Tale problema si e manifestato in modo particolare nel secolo XVII come dimostra lo studio di Ugo Grozio (1583-1645). L'attualita delle sue idee e vivo anche oggi sia in Italia che all'estero; Grozio e ricordato soprattutto dai giuristi, nonostante la sua attivita si sia svolta anche in altri campi come dimostra l'opera bibliografica di Meulen J. Ter e Diermanse. Molti studiosi elogiano le sue impostazioni giuridiche come per esempio G.B. Vico che lo chiama iurisconsultus generis humani. D'altra parte ci sono anche molti critici poco entusiasti del suo pensiero e che anzi lo accusano considerandolo l'iniziatore di una nuova corrente dottrinale che rompe la vera linea del diritto naturale iniziata dai greci, perfezionata dai romani e ripresa dalla scolastica. Da tutto questo appare chiaro che non e facile entrare nel pensiero del giurista di Delft. Questo lavoro vorrebbe dare una risposta al problema del diritto naturale e del suo rapporto con Dio. Si vuol vedere come si puo accordare la famosa affermazione una sola volta nel Prolegomena 11 del De iure belli ac pacis, che le norme del diritto naturale alocum aliquem haberent etiam daremusanon esse Deum, aut non curari a beo negotia humanaa la quale sembra separare il diritto dalla Divinita con la convinzione veramente religiosa di Grozio e con i suoi continui richiami all'autorita delle Sacre Scritture, dei Padri della Chiesa e dei teologi.