Abstract
Molte ossessioni individuali, arcaismi culturali, nichilismi teoretici hanno in comune il tentativo di negare il tempo. E invece dal tempo non è possibile uscire se non cessando di vivere. Vita significa esattamente tempo vissuto, tempo consapevole di sé, tempo che scorre nel corpo, che è il corpo. Ego, vita e mondo costituiscono una radicale unità ontologica intessuta di tempo, il quale non è dunque un concetto, tanto meno è una forma logica o una metafora. Il tempo è il corpo stesso che produce significati come il ragno fila la sua tela. La fenomenologia è il tempo che diventa consapevole di sé in una coscienza che lo sa. Il presente contributo articola tale unità di temporalità e semantica in un percorso che va dalla psicologia all’ontologia del tempo.