Abstract
Oggetto di questo contributo è il primo allestimento italiano dell’Aida di Giuseppe Verdi. Ho selezionato un unico episodio dell’opera, l’atto II.2, la celebre scena del trionfo, per analizzare il modo in cui ci è stata tramandata dalle fonti, concentrandomi su tre testimonianze di natura visiva: due ben note – trattandosi del tipo di documenti generalmente utilizzati per lo studio delle messinscene storiche – che sono il bozzetto corrispondente di Girolamo Magnani e la disposizione scenica dell’opera redatta da Giulio Ricordi; la terza, mai studiata, è un’incisione di Quinto Cenni – Atto II, Scena II, dell’Opera «Aida» – pubblicata sul settimanale «Emporio pittoresco - Illustrazione universale» mentre le recite dell’opera erano ancora in corso. Attraverso queste tre fonti, mi concentrerò sull’analisi delle modalità e varianti con cui lo stesso identico evento è stato testualizzato, affrontando il problema della loro affidabilità, dal punto di vista di un ipotetico tentativo di ricostruzione della messinscena originale.