Venezia: Marsilio (
2006)
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Abstract
La menzogna è irrinunciabile per vincere in politica? Davi ci spiega quali sono i meccanismi di persuasione a cui ricorrono taluni politici per farsi eleggere e quali le responsabilità di quegli elettori che scelgono comunque di votare chi sostiene anche ciò che non può essere vero. È indubbio che la comunicazione politica si rifaccia al simbolismo e al linguaggio delle favole; non necessariamente per occultare la realtà, ma più direttamente per esprimere con maggiore efficacia il suo messaggio. Alle celebri favole di 'Biancaneve', 'Cenerentola', 'Il brutto anatroccolo' sono ricorsi infatti uomini politici del calibro di Berlusconi, Prodi, Nixon, Carter, Mitterrand e partiti quali la Democrazia Cristiana; l'hanno fatto per conquistare voti ma anche per attivare ampi meccanismi di consenso che attingessero direttamente dall'inconscio collettivo. Le conseguenze - ammonisce l'autore - possono essere molto serie, come nel caso dell'attuale politica americana che ha portato la manipolazione e l'inganno a essere riconosciuti come tratti identitari della presidenza di George W. Bush.