Soveria Mannelli, Italy: Rubbettino (
2018)
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Abstract
Catharine Trotter Cockburn (1679-
1749) fu poetessa, drammaturga e
filosofa. La vivacità intellettuale e la
forte determinazione le permisero
di aggirare il pregiudizio di genere
e di sottrarsi alle dinamiche di
marginalizzazione femminile tipiche
dell’età moderna. Pur celandosi
dietro l’anonimato, Cockburn prese
parte attiva al dibattito filosofico del
tempo, intervenendo soprattutto
in materia di morale. Le sue opere
filosofiche, scritte in difesa di Locke
o di Clarke, custodiscono, nonostante
il dichiarato intento apologetico,
tratti di originalità e indipendenza,
particolarmente evidenti nella
teoria dell’obbligo morale,
nell’interpretazione modale della
dottrina lockeana d’identità personale,
nell’ipotesi di una natura ontologica
dello spazio.