Abstract
Nel saggio proposto lo sforzo principale è quello di estrapolare dal De visione Dei un possibile portato teoretico nel quale possa emergere la modernità del Cusano in merito alla teoria della conoscenza. In particolare, benché l'analisi resti prevalentemente nel solco scavato dalla tradizione della filosofia negativa, la ricerca riconosce la venatione Sapientiae (o, appunto, ricerca dell'Infinito) quale cammino di visione-ascesi-distacco. Tale particolare formulazione nasce dal tentativo di descrivere appieno la visione Dei senza evadere la ricchezza di significati che essa assume in quello specifico ordine del mondo dove il neoplatonismo ha potuto pensare al contempo:
i. la visione, nella classica formulazione neoplatonica di theorìa;
ii. l'ascesi, come l'ha pensata la tradizione della filosofia negativa, tramite un percorso di salita attraverso delle scale o dei gradi;
iii. il distacco, in senso eckhartiano, tanto etico (Gelassenheit) quanto teoretico (Abgeschiedenheit)