Seguire una regola

Milano-Udine: Mimesis (2018)
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Abstract

Nelle "Ricerche filosofiche" e in altre opere Wittgenstein discute un argomento per la conclusione che non esiste qualcosa come il seguire una regola. Questa conclusione, a sua volta, sembrerebbe implicare che le parole del linguaggio non hanno un significato. E quest’ultima conclusione, infine, sembrerebbe implicare che la comunicazione è impossibile. Questa linea di pensiero è, ovviamente, paradossale: il comunicare è un fenomeno non solo possibile, ma assolutamente comune. La serie di argomenti in questione deve quindi, da qualche parte, nascondere un errore. Ma dove? "Seguire una regola" introduce il lettore ai tentativi di rispondere a questa domanda che si sono succeduti negli ultimi quattro decenni, a partire dalla pubblicazione dell’epocale "Wittgenstein su regole e linguaggio privato" di Saul Kripke.

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Andrea Guardo
Università degli Studi di Milano

Citations of this work

Claudine Verheggen (ed.), Kripke’s Wittgenstein on Rules and Private Language at 40.Guido Tana - 2024 - International Journal for the Study of Skepticism 14 (4):331-348.
Two epistemological arguments against two semantic dispositionalisms.Andrea Guardo - 2020 - Journal for the Philosophy of Language, Mind and the Arts 1 (1):13-25.

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