Deschi da parto e Tondi: una transformazione delle pitture profane a religiose nel Quattrocento toscano
Bigaku 52 (3):27 (
2001)
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Abstract
Seguendo le fruttuose richerche condotte da J. Musacchio , C.De Carli , e R.J.M.Olson , l'autore cerca di verificare l'esistenza del rapporto fra le pitture di "deschi da parto" e quelle dei primi "tondi" rinascimentale che fecero la loro apparizione alla fine degli anni trenta del Quattrocento. I principali soggetti dei primi deschi come "Giardino di Amore" e "la Scena di nascità" ai primi Quattrocento erano profani. Ma il Cardinale Giovanni Dominici racccomandò ai cittadini di decorare le proprie case con numerose pitture di tenere Madonne con giovani santi per l'educazione di bambini, quasi "come un tempio." Dopo che l'attività dei suoi seguaci a Osservanti Domenicani al convento di San Marco a Firenze a partire dal 1438 si intensificò, i deschi con soggetti dell'Antico Testament come "l'Incontro di Salomone con la Regina di Saba" aumentarono, e contemporaneamente cominciarono a comparire i festosi desco-tondi con "l'Adorazione dei Magi." Dietro dei numerosi tondi rinascimentale con le Madonne, pertanto, bisogna leggere la tradizione dell'arte profana di deschi da parto e la fugurazuone ideale della vita civile e famigliare