Abstract
Il libro di C., che costituisce il quinto volume della nuova promettente collana diretta da E.V. Maltese, nella quale sono già apparsi importanti contributi ed altri sono annunciati, comprende l'edizione critica e il commento di una parte delle poesie anacreontiche giunte sino a noi nella ben nota raccolta tramandata, mutila, come dimostra l'indice antico dei ff. 1-7, dal codice Barb. gr. 310, e più precisamente i componimenti classicheggianti sopravvissuti nella prima parte del manoscritto, con l'esclusione delle anacreontiche di Sofronio di Gerusalemme, tutte già ripubblicate in edizione critica nel 1957, e dell'anacreontica di Michele Sincello, riedita in anni recenti. Anche i poemetti dei cinque autori scelti da C. — Elia Sincello, Ignazio Diacono, Leone Magistro, Giovanni di Gaza e Giorgio Grammatico — sono stati, per la verità, già pubblicati (e taluni tradotti in italiano) una o più volte, e forse, almeno da un punto di vista utilitaristico, sarebbe valsa la pena di ripubblicare tutta la sezione di anacreontiche classicheggianti della Silloge. Tanto più che questa nuova edizione ha soprattutto il merito di consentire al lettore italiano, anche non bizantinista, una uniforme consultazione di testi complessi ed eterogenei, degli apparati, della traduzione a fronte, accompagnata da note di commento; sebbene l'indice generale del volume, poco dettagliato, e non preceduto da un indice dei nomi, non aiuti il lettore nell'individuazione immediata dei testi e degli argomenti.