Trento: Verifiche (
2001)
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Abstract
Hegel, nell’Enciclopedia, definisce la filosofia leibniziana come “la contraddizione” completamente sviluppata. Da sempre questa affermazione ha suscitato l’attenzione degli interpreti e nel tempo si è consolidata l’immagine storiografica di uno Hegel poco attento nei confronti di Leibniz, o semplicemente iniquo nella sua valutazione. Approfondendo tuttavia i termini concettuali del giudizio hegeliano e ripercorrendone insieme la genesi storica e sistematica, la questione appare teoreticamente ancora aperta e stimolante. Il vibrante dialogo che Hegel fin dai primi anni di Jena instaura con Leibniz supera le anguste barriere di un confronto di “filologia storica”, ma si pone piuttosto come un momento assolutamente significativo in rapporto a quel processo di auto-comprensione che il pensiero moderno attua nei propri confronti e che rappresenta uno dei lasciti più preziosi sui quali si è oggi chiamati a riflettere.