Decisioni di fine vita [End-of-life decisions]
Abstract
Il dibattito bioetico sulla regolamentazione delle decisioni di fine vita riceve per lo più impulso da casi individuali che vengono portati all’attenzione dell’opinione pubblica. Il ruolo che hanno avuto per gli Stati Uniti le vicende biografiche di Nancy Cruzan e di Terry Schiavo è stato svolto in Italia da Piergiorgio Welby ed Eluana Englaro. Le vicende giudiziarie hanno trovato difficoltà a essere decise perché la legge si è rivelata inadeguata ad attribuire significati univoci a concetti come ‘accanimento terapeutico’ e ‘trattamenti futili’. Il dibattito è stato ulteriormente complicato dall’uso di immagini e da emozioni. La ricerca di una legge condivisa ha trovato in Italia un ostacolo nella contrapposizione di atteggiamenti irriducibili. Il condizionamento più negativo sembra essere l’intento di fare una legge ‘contro’ una delle posizioni ideologiche in gioco.The bioethical debate concerning regulations of end-of-life decisions has started mainly from the analysis of individual cases, since these cases usually draw public attention. In the United States the life-stories of Nancy Cruzan and Terry Schiavo have played an important role, whereas in Italy we have been focusing on the cases of Piergiorgio Welby and Eluana Englaro. In all these cases the laws of the country have proved inadequate to define the meaning of ‘futile medical care’. The debate has become even more complicated because of intellectual and emotional implications. In Italy the pursuit of an agreement from the legal point of view has found many obstacles and has basically displayed strongly conflicting views. The main problem in the Italian case seems to be the pursuit of an impartial law, neither favouring nor contrasting one of the views at stake