Abstract
La riflessione filosofica di Eric Voegelin sembra possedere una certa forza teorica per far fronte speculativamente alla metanarrazione islamista, specialmente nella versione del salafismo-jihadismo di marca qaedista e pseudo-califfale. Il concetto di religione politica sviluppato da Voegelin nella giovinezza, già applicato all’islamismo da diversi pensatori, risulta però inadeguato, essendo stato peraltro rigettato dallo stesso Voegelin per la sua vaghezza. Pertanto, seguendo l’itinerario voegeliano abbiamo recuperato le tre componenti che vivificano la nozione (rivisitata) di religione politica – la componente metastatica, apocalittica e gnostica –, concetti sviluppati da un Voegelin ormai maturo, e li abbiamo applicati al salafismo- jihadismo, ottenendo come risultato quello di rendere maggiormente intelligibile il fenomeno islamista. L’Islam politico appare alfine come una religione politica a tutti gli effetti, ovverosia una degenerazione secolarizzata della fede tradizionale che confida nella violenza per mutare magicamente la natura del reale.