Napoli: Guida editori (
2023)
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Abstract
Leggiamo nell'Histoire de la philosophie cartèsienne, di Francisque Boullier, che giorno, mentre Malebranche e Fontenelle entravano nell'Oratoire Saint-Honoré, la cagna di casa, gravida, si avvicinò a Malebranche per fargli delle effusioni, ricevendone però solo calci. Quando Fontenelle sembrò commuoversi, fu liquidato con una sentenza: 'Non lo sai che non sente nulla?'. Malebranche era un filosofo cartesiano e, così agendo e parlando, stava traendo ovvie conclusioni dalle Meditazioni del maestro: solo chi ha una mente prova sensazioni; gli animali sono pura materia e non hanno una mente; se si lamentano, i suoni che emettono valgono come i rumori emessi da una macchina. Questa metafisica stracciona, divulgata in un periodo storico in cui Giordano Bruno e Tommaso Campanella descrivevano invece un universo interamente animato, è risultata vincente nel mondo contemporaneo e ne ha sottoscritto l'atteggiamento predatorio e sfruttatore nei confronti della Natura. Schiavista, anche, perché forse anche i popoli diversi da quello dominante 'non sentono nulla'. È tempo di riscrivere le meditazioni cartesiane, non perché la metafisica abbia mai cambiato il mondo ma per eliminare gli alibi e i pretesti che una cattiva metafisica, serva dei potenti, è lieta di offrire loro. Bencivenga si dedica qui a questo compito, e lasceremo che siano le sue pagine a parlare. Aggiungeremo solo che Bruno e Campanella, oltre a Kant, sono i fari che gli illuminano la strada, e che scrive dal punto di vista di una cagna gravida e maltrattata."--Page 4 of cover.