Politiche migratorie e discriminazione: il caso francese
Abstract
Il baricentro retorico intorno al quale si è condensato il discorso pubblico sull'immigrazione nella Francia dell'era Sarkozy è l'opposizione di “immigration subie” e “immigration choisie”. Attraverso una ricognizione storica delle politiche migratorie francesi e dei discorsi che le hanno accompagnate dagli anni'20 del novecento sino ad oggi, l'articolo si propone di decostruire i presupposti di questa opposizione, che non rappresenta in alcun modo una novità degli ultimi anni. In realtà ogni politica migratoria ha come uno dei suoi compiti principali quello di tracciare una linea di discrimine tra una buona e una cattiva immigrazione. Che il criterio sia quello dell’economicamente più profittevole, quello dell’etnicamente o del culturalmente più omogeneo piuttosto che quello del politicamente più conveniente, esistono e sono sempre esistiti stranieri più o meno desiderabili, e dunque frontiere dalla porosità selettiva