Tra etica e politica: la prudentia del principe nel De regimine di Egidio Romano
Abstract
Nella prima parte dello studio l'A. esamina la dottrina egidiana della prudentia evidenziando i temi principali esposti nel De regimine sull'argomento, cioè la posizione della prudenza come virtù intermedia tra le virtù morali e le intellettuali, la giustificazione egidiana di tale collocamento, l'esame delle parti «integrali» e di quelle «soggettive» della prudenza. La parte finale offre un confronto fra la dottrina egidiana e le idee emergenti dagli specula principis precedenti. La posizione egidiana sul tema della prudenza risulta vicina a Tommaso e ad Aristotele, ma non manca di aspetti originali, in particolare rispetto al ruolo della prudenza come virtù per eccellenza del sovrano che, afferma l'A., «introduce un'accentuazione pratico-politica in un contesto che, negli specula precedenti, era aperto ad una pluralità di connotazioni, da quelle della sapientia di stampo biblico, a quelle più espressamente filosofiche, a quelle connesse con la tematica del rex iustus»