Abstract
Lo studio esamina come nella riflessione adorniana venga delineandosi, attraverso un confronto serrato con Horkheimer e con Benjamin, e nella duplice presa di distanza, tanto dal naturalismo implicito nella psicologia materialistico-sociale proposta dalla ‘sinistra' freudiana, quanto dai teorici del rispecchiamento onirico e dell'inconscio collettivo, una linea di ricerca che pone in questione lo statuto della psicoanalisi in quanto disciplina e interroga la costituzione storico-sociale del suo campo epistemico. Si chiarisce cosě come la concettualitÀ freudiana restituisca la crisi dell'individuo moderno e rappresenti al tempo stesso il tentativo di riproporne la persistenza.