Uno sguardo di passaggio. Mimesi e desiderio nelle Horae canonicae di Wystan H. Auden [A passing glance. Mimesis and desire in Horae canonicae of Wystan H. Auden] [Book Review]
Abstract
In Horae canonicae W. H. Auden ha messo a tema la dimensione mimetica della condizione umana. Il saggio ricostruisce in tal senso l’antropologia negativa di Auden, prendendo le mosse dall’analisi del desiderio di riconoscimento quale elemento centrale dell’identità storica. Attraverso una lettura dei motivi della folla e del doppio, e sullo sfondo del poema The Age of Anxiety e della produzione saggistica di Auden, si mostra che la «routine della lode e del biasimo» innesca meccanismi imitativi di sdoppiamento e rivalità che, se da un lato anticipano le tesi di Canetti e Girard, dall’altro rinviano a una concezione mimetico-rituale e mimetico-negativa della poesia.In Horae canonicae W.H. Auden brings into focus the mimetic dimension of human condition. This essay reconstructs Auden's negative anthropology, starting from his analysis of the desire for recognition as a central feature of historical identity. Through an interpretation of the themes of the crowd and of the double, and on the background of the long poem The age of anxiety and of his literary essays, it will be shown that for Auden the «routine of praise and blame» ignites mechanisms of rivalry and doubling that, besides anticipating some ideas of Canetti and Girard, are connected with a ritual and negative mimetic conception of poetry