Abstract
Gli studi comparati che hanno a oggetto le culture altre mirano a comparare ciò che non è comparabile; e mirano a farlo esclusivamente nei termini di ciò che appare in quanto tale all’interno delle procedure comparative stesse. Si rende uguale ciò che uguale non è. Ogni pratica comparativa è una pratica parziale, poiché il luogo della comparazione è sempre parte di una determinata cultura. Il nostro approccio fenomenologico, per un verso, tiene conto di quel che precede ogni procedura comparativa in termini di intreccio interculturale, e, per altro verso, rispetta ciò che travalica ogni procedura comparativa nei termini di un’eccedenza transculturale. Solo le culture che riusciranno ad essere più che mere culture si proteggeranno dal cadere nel sonno della normalizzazione.