Gli esclusi della democrazia. Gli immigrati e i confini della cittadinanza [Excluded by democracy. Immigrants and the borders of citizenship]
Abstract
In questo articolo si interroga il nesso tra democrazia, cittadinanza e fenomeno migratorio indagando quali effetti può avere la presenza di milioni di persone prive della cittadinanza del paese in cui risiedono. In particolare, il saggio approfondisce il tema della cittadinanza concentrandosi sui processi di cittadinanza sostanziale, sulle pratiche condivise che costruiscono identità, sentimento di appartenenza e sistemi di solidarietà. Si rileva quindi che molti stranieri residenti si ‘comportano’ da cittadini anche quando non lo sono sulla carta e talvolta le stesse istituzioni si relazionano ad essi riconoscendo loro ‘frammenti’ di cittadinanza. D’altra parte, non sempre a un riconoscimento formale corrisponde un riconoscimento sostanziale. La combinazione di questi fattori non può che allargare le fila di chi è – o si sente – escluso dalla democrazia.This article interrogates the nexus between democracy and citizenship, and migrations, investigating the effects of a large presence of millions of people without the citizenship of the country they live in. particularly, the article goes deepens the theme of citizenship, concentrating on the processes of substantial citizenship, on the shared practices building identity, feelings of belonging and solidarity systems. It points out that many foreign residents ‘behave’ as citizens even if formally they are not and sometimes the institutions relate to them acknowledging ‘fragments’ of citizenship. On the other side there is not always a direct correspondence between formal and substantial recognition. The combination of these factors pushes towards the enlargement of the number of people who are – or feel – excluded by democracy