Leussein 7 (3):151-155 (
2014)
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Abstract
L’articolo istituisce un confronto tra Ernesto de Martino e Theodor W. Adorno: due studiosi che, vissuti nella stessa epoca travagliata e formatisi nella tradizione del pensiero dialettico hegeliano e marxiano, pongono entrambi al centro delle loro più significative ricerche la questione dell’origine storica del sé individuale. Vengono quindi indagate le affinità nelle motivazioni storico-sociali che portano i due autori ad affrontare il tema della genesi storico-antropologica della soggettività; i parallelismi nel modo in cui essi determinano il costituirsi dell’io razionale e autoconsapevole; e le loro diagnosi riguardo alla crisi della «presenza» umana, che, inizialmente differenziate, con l’avvicinamento di De Martino al marxismo vanno facendosi sempre più convergenti.