Results for ' personaggi di finzione'

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  1.  23
    Dalla documentalità alla ludicità. Un trialogo.Ivan Mosca - 2015 - Rivista di Estetica 60:99-106.
    Cosa accade se filosofi del presente e del passato, personaggi di finzione e romanzieri di fantascienza si mettono a dialogare su alcuni dei temi fondamentali del mondo sociale? La discussione sulla natura della realtà documentale origina un caleidoscopico divertissement incentrato sulla disamina della supposta irrealtà degli oggetti videoludici.
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  2.  36
    Solo lacrime di coccodrillo per la morte di Han Solo? Vere emozioni per oggetti di finzione.Oscar Salvatore Scarpello - 2017 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 8 (1):61-79.
    Riassunto: In questo lavoro mi propongo di mostrare che emozioni reali potrebbero essere causate da oggetti fittizi, offrendo una soluzione per il cosiddetto “paradosso della finzione” e incentrando la mia tesi su una critica alla soluzione finzionalista del problema del “make-believe” di Kendall Walton. A mio parere la validità della distinzione tra emozioni e “quasi-emozioni” deve essere respinta, ammettendo che un oggetto immaginario può suscitare reazioni emotive, anche se l’osservatore non è presente nella scena ed è anche consapevole della (...)
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  3. Il taglio di sbieco. Su realtà, finzione e invenzione ne I falsari di Gide.Fabio Fossa - 2015 - In Anna Romani, Il riflesso della finzione. Saggi su filosofia e letteratura tra settecento e novecento. ETS. pp. 65-76.
    Il problema della rappresentazione, connaturato ad ogni mediazione linguistica del rapporto di mente e mondo, è nelle sue molteplici forme un tema antico della riflessione filosofica. La rappresentazione letteraria appartiene alla stessa categoria e pone problemi analoghi al pensiero. Che cosa significa rappresentare poeticamente? Il concetto di finzione letteraria può avere solo un senso peggiorativo o limitante nei confronti della comunicazione dell’universale, o ne può essere una modalità? Il tema del saggio è il rapporto tra realtà e finzione (...)
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  4.  29
    Finzione e cognizione sociale.Gianluca Consoli - 2018 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 9 (1):33-44.
    Riassunto: Negli ultimi anni alcuni studi cruciali condotti nell’ambito della psicologia cognitiva, della psicologia sociale e della psicologia dei media, e più in generale nelle scienze neurocognitive, hanno dimostrato che la finzione è in grado di favorire processi di apprendimento relativi alla cognizione sociale, in particolare rendendo possibile l’acquisizione di credenze, lo sviluppo di competenze sociali, il cambiamento degli atteggiamenti. Questo articolo esamina criticamente i risultati sperimentali più rilevanti relativi all’apprendimento dalla finzione e integra in un quadro teorico (...)
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  5.  16
    Finzione, indifferenza e ontologia.Matti Eklund - 2006 - Rivista di Estetica 32 (32):71-92.
    1 Introduzione Quando i filosofi fanno affermazioni del tipo “gli A sono finzioni”, il più delle volte ciò che dicono è ambiguo in un modo cruciale. Secondo una certa lettura, ciò che viene detto ha chiare implicazioni ontologiche: non ci sono, in realtà, cose come gli F. Ma c’è anche un modo diverso, non ontologico, di leggere tali affermazioni: come se dicessero semplicemente che le A-asserzioni sono avanzate, di norma, in uno spirito finzionale. Chiaramente, si può sostenere che normalment...
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  6. La "finzione" della Giustizia assoluta.G. Marchesini - 1910 - Rivista di Filosofia 2 (2):188.
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  7.  21
    Perché l’utopia è morta. Introduzione blochiana alla fine di una finzione.Gianluca Bonaiuti - 2017 - Scienza and Politica. Per Una Storia Delle Dottrine 29 (56).
    The paper suggests a theoretical re-reading of Utopia. Usually dismissed as a pathological form of politics, it deals with the borders of modern political semantics and raises important issues about contemporary political theory. Bloch’s notion of Utopia helps to reframe the discussion about the ambiguous meaning of this term and introduce philosophical interpretations of this concept. Drawing from heterogeneous philosophical material, it is argued that the problem of the death of Utopia arises when a particular form of subjective cognition, confronting (...)
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  8. Personaggi fittizi e “coefficienti di concretezza”. Commento a Carola Barbero.Nevia Dolcini - 2005 - Rivista di Estetica 45 (3).
     
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  9. Anna Romani (a cura di), Il riflesso della finzione[REVIEW]Marco Costantini - 2016 - Azioni Parallele 3.
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  10. Un Sistema di Creatività Computazionale basato su Logiche Non Monotòne per la Generazione di Nuovi Personaggi/Storie/Format in Ambienti Multi-Mediali.Antonio Lieto - 2019 - In Proceedings of Ital-IA. pp. 123-135.
    In questo contributo descriviamo un sistema di creatività computazionale in grado di generare automaticamente nuovi concetti utilizzando una logica descrittiva non monotòna che integra tre ingredienti principali: una logica descrittiva della tipicalità, una estensione probabilistica basata sulla semantica distribuita nota come DISPONTE, e una euristica di ispirazione cognitiva per la combinazione di più concetti. Una delle applicazioni principali del sistema riguarda il campo della creatività computazionale e, più specificatamente, il suo utilizzo come sistema di supporto alla creatività in ambito mediale. (...)
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  11.  25
    Verità relativa e finzione.Marco Santambrogio - 2008 - Rivista di Estetica 39:241-264.
    John MacFarlane promette di dare una formulazione comprensibile dell’oscura dottrina del relativismo della verità senza far ricorso ad altre nozioni che non siano quelle, chiare e ben comprese, della logica intensionale e a una generalizzazione della nozione classica di proposizione che è nota da tempo. MacFarlane ha proposto due definizioni diverse in successione. Secondo la prima, il relativismo della verità è la dottrina per cui (a) la verità di alcuni enunciati o proposizioni generalizzat...
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  12. Referenza, rappresentazione, finzione.Brian Vickers - 1994 - Studi di Estetica 9:9-40.
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  13.  18
    Vision and Its Double.Caterina Di Fazio - 2017 - Chiasmi International 19:387-400.
    Far from being haphazard, Merleau-Ponty’s 1945 essay on cinema and 1953 notes on cinema for the lectures at the Collège de France are a precursor of a genuine phenomenology of cinema. Accordingly, in this paper I shall demonstrate that a phenomenology of movement and space tacitly appears in films, since cinema is the art of motion on screen and therefore the art of intersubjectivity par excellence. Moreover, I show that Merleau-Ponty’s ontological conception of the chiasm between the visible and the (...)
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  14.  14
    P. Mancini (a cura di), "La posta in gioco. Temi, personaggi e satira nella campagna elettorale del 2001".R. Biorcio - 2004 - Polis 18 (3):522-524.
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  15.  2
    Socrate e i personaggi filosofi di Platone.Antonio Capizzi - 1970 - Roma,: Edizioni dell'Ateneo.
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  16.  33
    Oggetti e personaggi fittizi.Elisa Paganini - 2019 - Roma RM, Italia: Carocci.
    Cosa sono i personaggi e gli oggetti fittizi? E soprattutto: esistono almeno in un qualche senso? Per rispondere a queste domande i filosofi, dalla metà del ‘900 fino ai nostri giorni, hanno proposto teorie interessanti e originali. Il libro si propone di ripercorrere questo dibattito con un atteggiamento critico e di proporre alla fine una caratterizzazione delle entità fittizie diversa da quelle presenti nella letteratura filosofica.
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  17.  12
    Immaginare storie e personaggi.Alessandro Giovannelli - unknown - Annali Del Dipartimento di Filosofia 9:281-297.
    Recent literature on emotional participation in narratives witnesses a contrast between those who emphasize the role of readers and spectators of narratives as participants and those who emphasize their role as mere onlookers. The former refer to notions like identification, empathy, and what Richard Wollheim calls «central imagining». The latter criticize the idea of identification, and use notions like sympathy and Wollheim’s «acentral imagining». I claim this debate to be vitiated by simplistic accounts of identification and empathy, a lack of (...)
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  18. Dipendenza ontologica e personaggi fittizi.Giuseppe Spolaote - 2004 - Rivista di Estetica 44 (26):189-202.
     
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  19.  39
    LUCAN'S WOMEN. L. Sannicandro I personaggi femminili del Bellum Civile di Lucano. Pp. xii + 298. Rahden/Westf.: Verlag Marie Leidorf, 2010. Paper, €34.80. ISBN: 978-3-86757-471-6. [REVIEW]Francesca D'Alessandro Behr - 2015 - The Classical Review 65 (2):458-459.
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  20.  30
    Iliadic Heroes (C.) Aceti, (D.) Leuzzi, (L.) Pagani (edd.) Eroi nell'Iliade. Personaggi e strutture narrative. With preface by F. Montanari. (Pleiadi 8.) Pp. xiv + 496. Rome: Edizioni di Storia e Letteratura, 2008. Paper, €64. ISBN: 978-88-8498-498-. [REVIEW]Christos Tsagalis - 2009 - The Classical Review 59 (2):333-.
  21. Goffredo d'Auxerre e Gioacchino da Fiore. Testi e personaggi a confronto.F. Gastaldelli - 1997 - Annali Della Facoltà di Lettere E Filosofia. Università di Macerata 30:9-60.
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  22.  45
    Teoria e pratica della doppia morte.Laura Silvestri - 2003 - Doctor Virtualis 2:101-118.
    I personaggi di Borges, nel momento in cui sanno di dover morire, scelgono di morire una seconda volta. La doppia morte o morte eroica è sempre il punto di unione tra sogno e realtà; così facendo l’autore sintetizza la vita dei personaggi in un unico momento come Dante. Il romanzo moderno nasce quando si trasgredisce il rituale che regola la morte: da qui la preferenza di Borges per il romanzo poliziesco o d’avventura e la stesura del Menard, dove (...)
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  23. Finzioni ed emozioni [Fictions and emotions].Carola Barbero - 2008 - la Società Degli Individui 33:23-36.
    Gli oggetti fittizi sono quegli oggetti presenti nelle opere di finzione, dalla letteratura al cinema, dal teatro ai dipinti. Questo saggio prende in con­siderazione, prevalentemente, gli oggetti della finzione letteraria. Tali og­getti pongono interessanti quesiti tanto sul versante ontologico quanto sul versante semantico: in primo luogo occorre fare chiarezza sulle condizioni alle quali essi possono legittimamente essere considerati degli oggetti, in se­condo luogo è importante individuare il valore semantico degli enunciati de­signanti oggetti di tal sorta e infine è (...)
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  24.  42
    Le metamorfosi del classico: corpi naturali, artefatti materiali e nuove pseudomorfosi.Chiara Cappelletto - 2018 - Rivista di Estetica 67:197-218.
    A quasi un secolo da L’Opera d’arte all’epoca della sua riproducibilità tecnica di Walter Benjamin e mentre si svolge il dibattito sull’agency degli oggetti, il tema di questo articolo è la potenza del «classico» nella cultura contemporanea, per la quale l’ordine cronologico secondo cui gli artefatti vengono prodotti non è più dirimente per comprenderne la valenza storica e la qualità estetica. Se classica è per noi la Cnosso minoica inventata a Creta dall’archeologo Arthur Evans con ampio uso di cemento all’inizio (...)
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  25.  12
    Il gamos proibito. Persistenza di un modello culturale in Diogene Laerzio (III 2).Damiano Fermi - 2023 - ACME: Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano 75 (1):15-30.
    L’esame di un passo della Vita di Platone laerziana (III 2) – e di luoghi paralleli riferibili alla medesima tradizione – permette di mettere a fuoco un motivo mitico cruciale nei racconti sulla concorrenza tra essere umano e divinità nel gamos con una mortale: il divieto, che il nume impone al ‘rivale’ di inferiore natura, di congiungersi con la donna che reca in grembo il suo seme, finché l’eroina non abbia portato a termine la gravidanza. Le storie di personaggi (...)
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  26.  53
    I Poeti Sono «mentitori Per Professione»? Il Valore Cognitivo Della Letteratura [are Poets «liars By Profession»? The Cognitive Value Of Literature].Wolfgang Huemer - 2008 - la Società Degli Individui 32:9-25.
    Fin dall’antichità esiste una tensione tra filosofia e letteratura, a cui David Hume ha dato voce dicendo che i poeti sono «mentitori per professione»: i testi letterari, in quanto opere di finzione che parlano di persone che non sono mai esistite e di eventi che non sono mai accaduti, non contengono proposizioni vere. Ciò implica, però, che essi sono privi di qualsiasi valore cognitivo. Questo articolo cerca di mostrare che tale atteggiamento anticognitivista si basa su una concezione errata del (...)
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  27.  18
    Piangere e ridere per finta.Carola Barbero - 2015 - Rivista di Estetica 60:21-29.
    Il cosiddetto “paradosso della finzione” nasce dal tentativo di spiegare quale tipo di emozioni proviamo verso quegli oggetti che troviamo nei romanzi e nei film e che sappiamo perfettamente essere fittizi. Si tratta di un paradosso classico, tornato alla ribalta nel 1975 dopo la pubblicazione di un articolo di Colin Radford che partiva precisamente dall’interrogativo riguardante le lacrime che versiamo per ciò che non è reale (come un personaggio fittizio, appunto). Perché ci commuoviamo per il suicidio di Anna Karenina (...)
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  28.  9
    Economia, Diritto e Politica nella filosofia di Croce. Tra finzioni, istituzioni e libertà.Paolo Silvestri - 2012 - Torino: Giappichelli.
    Italian Abstract: Il testo propone una rilettura critica della filosofia di Croce, articolata attorno ai quei due snodi che la teoria degli «pseudoconcetti» mira a trattare unitariamente: il finzionale e l’istituzionale. Tentando di rinnovare il nominalismo e contro ogni ipostatizzazione metafisica, lo pseudoconcetto si incarica di rendere conto della logica dell’astratto e dell’‘empirico’: le leggi, i tipi, i modelli e gli schemi delle scienze sociali, ma anche le istituzioni e le leggi degli ordinamenti giuridici, politici ed economici. Donde la riconfigurazione, (...)
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  29.  25
    L’usurpazione di Silvano tra costrizione e brama di potere.Stefano Conti - 2016 - Klio 98 (1):228-240.
    Riassunto Un’attenta analisi comparata della testimonianza di Ammiano Marcellino con le altre fonti letterarie, e le probabili epigrafiche, mette in nuova luce l’usurpazione di Silvano (355 d. C.). Prima di dare il via alla rivolta, il generale valutò con attenzione l’esistenza di gruppi sociali ostili a Constanzo II: innanzitutto la popolazione delle Gallie, vessata dall’ingordigia degli emissari imperiali, ma c’erano eminenti figure pro Silvano anche alla corte di Milano e tra i senatori di Roma. Le manovre ordite contro di lui (...)
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  30.  42
    Profilo filosofico di Giuseppe Gangale.Giovanni Rota - 2001 - Rivista di Storia Della Filosofia 3.
    Lo studio presenta la vicenda filosofica del giornalista calabrese Giuseppe Gangale , un protestante che operò in Italia tra il 1922 e il 1934 dirigendo dapprima il settimanale «Conscientia», edito dalla Scuola Teologica Battista di Roma, e in un secondo tempo la casa editrice Doxa, alla quale collaborarono personaggi come Adriano Tilgher, Antonio Banfi, Giovanni Miegge e Carlo Antoni. Gangale sostenne dapprima un’interpretazione teologica del sistema hegeliano in polemica con le coeve interpretazioni di Croce e Gentile; in seguito, aperto (...)
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  31.  6
    Comentario della vita di messere Giannozo Manetti.Vespasiano da Bisticci - 2019 - Firenze: Edifir Edizioni. Edited by Wi-Seon Kim.
    Vespasiano da Bisticci (1422-1498), noto editore e commerciante di manoscritti, dopo aver cessato la propria attività libraria nel 1479, si dedicò alla scrittura di biografie di personaggi eminenti del suo tempo, le cosidette Vite. Tra di esse si distingue quella di Giannozzo Manetti (1396-1459) intitolata Comentario della vita di messere Giannozo Manetti e tramandata in sei manoscritti diversi. Qui se ne propone una nuova edizione critica corredata di commenti storico-culturali e di una introduzione che mette in rilievo aspetti inediti (...)
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  32. La vera storia dell'arresto di Giordano Bruno.Guido Del Giudice - 2018 - la Biblioteca di Via Senato (2):56-62.
    L’indagine condotta su alcuni personaggi finora rimasti nell’ombra, ma che ebbero un peso notevole, se non determinante, sul destino del filosofo, permette di ricostruire il complotto ordito dall’Inquisizione Cattolica per arrivare a mettere le mani su Giordano Bruno. La minuziosa e circostanziata ricostruzione dei fatti si integra perfettamente con altre recenti ricerche dello stesso genere.
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  33. La figura della madre nei romanzi di Moravia e nelle trasposizioni cinematografiche. La madre autoritaria de La Noia tra Moravia e Damiano Damiani.Luca Corchia - 2015 - The Lab’s Quarterly 16 (4):37-67.
    Il breve saggio si propone di esaminare la centralità della figura materna nell’opera di un ingegnoso costruttore di storie della letteratura italiana del Novecento: Alberto Moravia. La scelta dell’Autore nasce dalla rilevanza della tematica nella sua opera, in cui peraltro è quasi sempre assente il punto di vista femminile delle “voci” delle donne. Ciò sembra paradossale e questa circostanza è di grande interesse critico. In particolare, a dispetto delle interpretazioni più canoniche, secondo cui Moravia – negli scritti realizzati tra il (...)
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  34.  14
    Pueri e comunità pastorale nelle Bucoliche di Virgilio.Giacomo Dettoni - 2024 - ACME: Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano 76 (1-2):251-263.
    Nelle Bucoliche i giovani, figure assai presenti già in Teocrito, compaiono sempre accanto a personaggi più anziani. Questi ultimi, i senes, sono rappresentanti autorevoli della comunità pastorale, spesso in quanto depositari di una tradizione poetica prestigiosa; i pueri, anch’essi per lo più già poeti, aspirano al pieno riconoscimento poetico da parte della comunità, che viene loro conferito per bocca o tramite dei seniores. Tale consacrazione è talvolta segnalata dalla consegna della zampogna e, quindi, del patrimonio poetico del suo vecchio (...)
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  35.  9
    L’Effetto Scala, Il Vuoto e I Diversi Infiniti Nella Prima Giornata Dei “Discorsi Intorno a Due Nuove Scienze” di Galileo Galilei.Antonio Freddi - 2014 - Kínesis - Revista de Estudos Dos Pós-Graduandos Em Filosofia 6 (11):165-186.
    Le “due nuove scienze” a cui si riferisce il titolo di questo pioneristica opera di Galileo sono oggi note come Meccanica dei materiali e Meccanica del corpo rigido (o Meccanica Classica). In accordo con il suo indomito desiderio di ricerca e perfezione, Galileo progettava di estendere quest’opera con ulteriori questioni e argomenti. In questo articolo si analizzano I contenuti scientifici e filosofici della “prima giornata” di questa, ingiustamente, non molto nota opera, con dovizia di commenti relativi allo stimolante dialogo tra (...)
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  36.  35
    Madame Bovary / L’infelicità coniugale / La cocotte di Yonville / ….Carola Barbero - 2009 - Rivista di Estetica 40:3-19.
    Nel 1856 Madame Bovary esce a puntate sulla «Revue de Paris» (1° ottobre - 15 dicembre), per comparire poi in versione integrale un anno dopo – in seguito all’assoluzione di Gustave Flaubert, avvenuta il 7 febbraio – presso l’editore Lévy. Il titolo dell’opera, molto semplice, è decisamente in linea con il realismo: l’autore si mette da parte, rinunciando alla propria voce e alla propria opinione, per fare parlare direttamente i personaggi e gli eventi che li riguardano. Infatti il titolo (...)
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  37. Che cosa è soprannaturale?Andrea Guardo - 2013 - Itinera 6 (1):175-186.
    L'articolo discute "A Midsummer’s Night Sex Comedy", film del 1982 di Woody Allen, concentrandosi sulla dialettica tra i personaggi di Andrew (Woody Allen) e Leopold (José Ferrer) e in particolare sul loro atteggiamento nei confronti del soprannaturale. Sostengo che per comprendere appieno questa dialettica è necessario abbracciare una concezione in senso lato wittgensteiniana di che cosa vuol dire che qualcosa è soprannaturale.
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  38.  11
    Mappe dell'utopia: geometrie instabili di un concetto politico.Gianluca Bonaiuti - 2017 - Scienza and Politica. Per Una Storia Delle Dottrine 29 (56).
    The thematic section of this issue of «Scienza & Politica» focuses on the problem of utopia. Though in the last decades Utopian Studies have developed significant analyses of this issue, their concept is still poor in reflexivity. The historiographical reconstructions and conceptual investigations operate through meanings of a concept which escape the control of their users: the many, and even incompatible, meanings of Utopia available today are often loosened from each other, with the result that scholars very often give rise (...)
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  39.  18
    Aspetti "radicali" del dibattito eucaristico nel '500: Castellione e Ochino'.Marco Bracali - 2000 - Rivista di Storia Della Filosofia 4.
    L 'articolo confronta l'interpretazione eucaristica di due personaggi di rilievo nel mondo del dissenso religioso del 500 in ambito riformato: Sebastiano Castellione e Bernardino Ochino da Siena. La contestazione della visione cattolica e luterana si conduce su una linea tematica che sembra fare emergere dalla polemica strettamente teologica nuove visioni della ragione umana e del rapporto uomo-Dio, in polemica verso il sistema istituzionale ecclesiastico creatosi anche nell'Europa protestante. Il tentativo di analisi di alcuni problemi filosofici sottesi alla disputa vorrebbe (...)
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  40. L'Ultima Civetta.Marcos Wagner Da Cunha (ed.) - 2018 - São Paulo, SP, Brasil: Marcos Wagner da Cunha.
    Romanzo filosofico sui generis, la cui struttura narrativa viene tessuta da racconti interconnessi, sempre pieni di intense passioni da mettere in discussione non solo i limiti tra fantasia e fatto, ma la nozione stessa di realtà. Suo denso tessuto psicologico è vividamente simbolico e tocca aspetti davvero profondi dell'esistenza umana. Il titolo è un riferimento alla "Civetta di Minerva" del filosofo tedesco GW Hegel, su cui lui afferma che solo quando le civiltà si avvicinano al loro decadimento finale, alla loro (...)
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  41. Metafisica mostruosa.Elena Casetta - 2014 - In Elena Casetta, Valeria Giardino, Andrea Borghini, Patrizia Pedrini, Francesco Calemi, Daniele Santoro, Giuliano Torrengo, Claudio Calosi, Pierluigi Graziani & Achille C. Varzi, Mettere a Fuoco Il Mondo. Conversazioni sulla Filosofia di Achille Varzi (Special Issue of Isonomia – Epistemologica). ISONOMIA – Epistemologica. University of Urbino. pp. 24-35.
    Se leggiamo tra le righe del suo lavoro, possiamo scoprire che Varzi prende i mostri molto sul serio. Troviamo, per esempio, mostri mereologici frutto della composizione non ristretta, come l’entità costituita dalla metà sinistra di questa mela e dal bracciolo di quella poltrona.10 Oppure mostri topologici dai quali una teoria mereotopologica delle nicche deve rifuggire, come le curve riempispazio di Peano e Hilbert.11 O, ancora, mostri ontologici come l’antimateria;12 le entità “inesistenti” che, come si sa, non possono esistere, dato che (...)
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  42.  45
    Philosophy and Literature – Literature and Philosophy.Rudolf Bernet - 2017 - Chiasmi International 19:255-272.
    Language and imagination play a prominent role in Merleau-Ponty’s early reflections on literature. The “literary use of language” is opposed to usual or ordinary language, and it is also assigned the task of rejuvenating the latter. Merleau-Ponty is here openly inspired by Saussure and more secretly by Bergson. Poetic language is said to effect a coherent deformation of a linguistic code and to liberate signifiers from their subordination under a subjective meaning that directly refers to external objects. Literature also illustrates, (...)
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  43.  30
    Is Intentionality Real Enough?Alfredo Paternoster - 2016 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 7 (1):108-116.
    : According to Crane intentionality is nothing less than the mark of the mental. Nonetheless, there are many issues raised by this concept, beginning with the problem of non-existent relata. In this comment-article I discuss the concept of intentionality in its generality, trying to state its ontological status and to assess its explanatory dispensability. In particular, I focus on the argument, addressed by Crane, whereby Wittgenstein eliminates intentionality, characterizing it as a grammatical fiction, a pseudo-entity created by the grammar of (...)
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  44.  40
    The Phantasmatic "I". On Imagination-based Uses of the First-person Pronoun across Fiction and Non-fiction.Nevia Dolcini - 2016 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 7 (3):321-337.
    : Traditional accounts regard the first-person pronoun as a special token-reflexive indexical whose referent, the utterer, is identified by the linguistic rule expressed by the term plus the context of utterance. This view falls short in accounting for all the I-uses in narrative practices, a domain broader than fiction including storytelling, pretense, direct speech reports, delayed communication, the historical present, and any other linguistic act in which the referent of the indexical is not perceptually accessible to the receiver. I propose (...)
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  45.  20
    La linea dell’orizzonte dell’ethnographic novel tra scrittura autobiografica e Bildungsroman.Arianna Mazzola - 2023 - ACME: Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano 75 (2):241-251.
    Il contributo si propone di indagare lo scandaglio euristico di un mezzo espressivo sempre più frequentato, il graphic novel. In ragione di ciò, analizzare l’ibridazione tra parola e immagine da un lato rispetto all’immediatezza del disegno, dall’altro in relazione al grado di approfondimento psicologico dei personaggi, permette di mettere in luce la possibilità di considerare il romanzo a fumetti come un genere letterario in dialogo con la più classica forma narrativa. Dunque, privilegiare un lavoro di stampo metodologico-teorico può porre (...)
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  46.  12
    Il ruolo delle donne nella letteratura veneziana degli anni Trenta del Cinquecento.Manuel Giardina & Ada Boubara - 2023 - Ingenium. Revista Electrónica de Pensamiento Moderno y Metodología En Historia de Las Ideas 17:5-12.
    La letteratura veneziana degli anni Trenta del Cinquecento è caratterizzata da una volontà di reazione nei confronti della tradizione letteraria precedente. Gli effetti delle guerre d’Italia e la conseguente discesa di Carlo V comportò profondi cambiamenti politici e culturali e una decadenza del sistema delle corti. Autori come Aretino, Speroni e Piccolomini furono tra i primi a cogliere questi mutamenti, scrivendo opere che polemizzano nei confronti di testi ambientati a corte come gli Asolani di Bembo e il Cortegiano di Castiglione. (...)
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  47.  4
    Carteggio Croce-Carducci (1887-1906).Felicita Audisio, Benedetto Croce & Giosuè Carducci (eds.) - 2023 - Torino: Nino Aragno Editore.
    Le lettere che compongono il carteggio intercorso fra Benedetto Croce e Giosue Carducci sfuggono, per l'una e l'altra parte, alle classificazioni dell'epistolografia e vari sono i motivi: la limitata consistenza delle lettere, in tutto ventiquattro, inclusive di carte da visita e telegramma, che si susseguono, talvolta a lunghi intervalli e in numero decrescente, nell'arco di tempo 1887-1906; la distanza anagrafica che si dà tra i due interlocutori: l'uno, il 'poeta vate' che alla data dell'incontro, pur ancora in piena attività, inizia (...)
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  48.  31
    La follia. Storia ed epistemologia in Occidente.Ettore De Monte & Davide Clemente (eds.) - 2021 - Roma: CISU.
    La storia della follia assume i tratti di uno straordinario racconto, laddove trame e personaggi s’intrecciano in uno svolgimento comune e condiviso. Questa storia, però, perturba gli animi, poiché essa alterna disumane crudeltà a rivoluzionarie pre- se di consapevolezza. In certi periodi e contesti storici, infatti, il folle diviene beffarda maschera del male, da allontanare, internare o, addirittura, perseguitare. Su di lui s’abbatte la crudeltà umana, dietro il velo menzognero di un’improbabile cura. La follia diviene malattia, demone, male assoluto (...)
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  49.  14
    Filosofi, filosofe, medici e guaritrici in alcuni romanzi storici medievali.Costantino Marmo - 2021 - Doctor Virtualis 16:191-228.
    Il genere della _medieval crime fiction_ ha preso il volo dall ’ inizio degli anni ’ 80 del secolo scorso, grazie ai romanzi di Ellis Peters e soprattutto di Umberto Eco. Da allora a oggi oltre 150 tra autrici e autori hanno proposto storie di indagine criminale ambientate nel Medioevo. In questo articolo saranno esaminati alcuni casi interessanti che stanno a cavallo tra romanzo storico medievale e _medieval crime fiction_, in cui le autrici o gli autori hanno fatto ricorso a (...)
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  50.  21
    Il viaggio oltremondano del Profeta nell’iconografia musulmana.Anna Maria Martelli - 2013 - Doctor Virtualis 12.
    La pittura islamica e in particolare l’illustrazione dei manoscritti, opere a circolazione limitata e prevalentemente privata, ha avuto una notevole diffusione godendo del patrocinio delle corti. Alcune pitture, soprattutto quelle che illustrano l’Ascensione celeste del profeta Muhammad, ma anche le Storie dei Profeti, pitture datate al XIV e XV secolo, rappresentano l’uno e gli altri col volto scoperto. Solo relativamente tardi, in particolare nel mondo iranico, ma anche presso gli ottomani o i Moghul dell’India, il volto del Profeta diventa una (...)
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