Results for 'Non essere'

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  1.  4
    Non Essere Non È la Differenza, Ma L’Apparenza.Lidia Palumbo - 2024 - Tópicos 46:e0081.
    In questo saggio vorrei mostrare che Platone scrisse il Sofista per tematizzare una questione cruciale, che in tale dialogo è problematizzata per la prima volta: l’essere, la realtà delle cose, non si presenta a noi direttamente e chiaramente. Per comprendere la realtà delle cose, che sembra evidente e invece è sfuggente, è necessario inseguirla come una preda che si nasconde. Se è necessario cercare l’essere per catturarlo è perché spesso quel che cogliamo non è l’essere ma l’apparire. (...)
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  2.  29
    Il non essere e la strategia dello straniero di Elea: deduzione o rimozione?Francesco Fronterotta - 2015 - Rivista di Storia Della Filosofia 70 (1):143-162.
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  3.  53
    Non-verbal responses to verbal stimuli.P. H. Esser - 1956 - Synthese 10 (1):246 - 258.
  4.  8
    Il non essere e l'apparenza: sul Sofista di Platone.Lidia Palumbo - 1994 - Napoli: Loffredo.
  5.  56
    Is it possible to verify statements by non-verbal testing methods?P. H. Esser - 1949 - Synthese 8 (1):238 - 242.
  6.  33
    Il non essere volontario.Ernesto Sergio Mainoldi - 2008 - Chôra 6:181-210.
    Cette étude tente de définir la conception du mal dans la pensée patristique orientale et dans la théologie ascétique byzantine en rapport avec la nouvelle vision ontologique élaborée par les auteurs byzantins. Les auteurs considérés aboutissent à une synthèse entre les positions de la philosophie ancienne à l'égard du mal, qui s'efforça de lui trouver une place dans l'ordre cosmique, et la position biblique, qui situait la cause du mal seulement dans le libre choix descréatures rationnelles (hommes et anges). L'élaboration (...)
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  7.  27
    Meglio non essere nati di Umberto Curi.Giorgio Bonaccorso, Maria Grazia Crepaldi, Bruno Forte & Francesca Rigotti - 2008 - Iride: Filosofia e Discussione Pubblica 21 (3):731-744.
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  8. Una ricerca sul non-essere.Giovanni Drago - 1972 - Milano,: Marzorati.
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  9.  5
    I precetti della dea: non essere e contraddizione in Parmenide di Elea.Nicola Stefano Galgano - 2017 - Bologna: Diogene multimedia.
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  10.  11
    Il dovere di non essere sé stessi: la filosofia dell'il y a nell'opera di Emmanuel Levinas.Marco Gigante - 2016 - Milano: Mimesis.
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  11. ... In un'arja di vetro: Appunti per una distinzione fenomenologica tra non essere e nulla.Simone Zacchini - 2005 - Giornale di Metafisica 27 (2):517-538.
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  12.  20
    [Recensão a] N. S. Galgano, I Precetti della Dea: Non Essere e Contraddizione in Parmenide di Elea.Lucio Angelo Privitello - 2018 - Archai: Revista de Estudos Sobre as Origens Do Pensamento Ocidental 25:1-7.
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  13.  19
    N. S. Galgano, I precetti della dea. Non essere e contraddizione in Parmenide di Elea, Diogene Multimedia, Bologna 2017. ISBN 978- 8893630863. [REVIEW]Marco Montagnino - 2020 - Journal of Ancient Philosophy 14 (1):171-182.
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  14.  35
    Perché l’essere umano non può essere come un lombrico? Wilfred Bion e il transindividuale.Felice Cimatti - 2015 - Nóema 6 (1).
    Domanda. Se il paziente sa quello che sta facendo, e lei sa perché lo sta facendo, perché interpretare quello che sta facendo anziché chiedergli perché lo fa? Bion. Questo è un altro mistero. Perché non trasferirlo direttamente da lui stesso a lui stesso? Perché è necessaria una persona esterna? Perché l’essere umano non può essere come un lombrico? Perché avere un partner? Perché non avere una vita sessuale con sé stessi senza altre seccature? Perché non si può avere (...)
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  15. Perché il cervello non può essere l¿organo della nostra conoscenza del mondo.Erminio Rizzi - 2005 - Filosofia Oggi 28 (110):181-194.
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  16.  34
    «Una vita non esaminata non vale la pena di essere vissuta». La filosofia nell’intreccio tra vita e sapere.Rossella Fabbrichesi - 2017 - Nóema 8 (1).
    The essay compares the Socratic idea of an infinite inquiry, considered as the moving inspiration of philosophy and the idea, analyzed in contemporary epoch especially by Peirce and Wittgenstein, of a knowledge based on the pure description of life and its pragmatic forms, of the indubitable certainty that is the ground of any evidence, acquired through a rigorous zetetics. Here the inquiry is: how can we configure the philosophical method – meth’odos, path – in the intertwinement between lived life and (...)
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  17.  21
    Con-essere e responsabilità. Alle radici della questione sociale della cura.Antonio Di Somma - 2024 - Rivista Italiana di Cure Palliative 26 (1):43-45.
    Con-essere, questa forma verbale infinita dalla profonda risonanza filosofica apre ancora oggi la ricerca al cuore e all’agire relazionale dell’essere umano curante. Non solo, essa richiama la riflessione alle stesse radici della questione sociale della cura. La cura è infatti, nella sua radicalità ontologica ed esistenziale, essenzialmente sociale, cioè manifestazione storico-temporale strutturata del con-essere insieme con gli altri e per gli altri proprio dell’esserci. Sociale è la cura nella sua struttura, aperta come è costantemente alla relazione con (...)
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  18.  14
    Può la filosofia analitica essere non naturalistica?Maria Antamati - 2004 - Rivista di Storia Della Filosofia 2.
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  19. Pensare in modo critico sull'aborto: Perché la maggior parte degli aborti non sono moralmente sbagliati; Perché tutti gli aborti dovrebbero essere legali.Nathan Nobis & Kristina Grob - 2022 - Atlanta: Open Philosophy Press.
    Pensare in modo critico sull'aborto: Perché la maggior parte degli aborti non sono moralmente sbagliati; Perché tutti gli aborti dovrebbero essere legali: "Thinking Critically About Abortion" in Italian.
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  20.  2
    Essere figli e figlie: il segreto della nascita.Carla Canullo, Sonia Vargas & Bernardita Linares - 2024 - Revista de Filosofia: Universidad Católica de la Santísima Concepción 23 (2):03-18.
    L'articolo esplora il concetto di essere figli e figlie da una prospettiva filosofica e antropologica, concentrandosi sul significato e sul segreto inerente alla nascita. Attraverso un'analisi approfondita, viene esaminato come l'atto di nascere non implichi solo un evento biologico, ma anche una dimensione esistenziale e spirituale. Si discute l'importanza del riconoscimento dell'altro come figlio o figlia e le implicazioni etiche e sociali di questa relazione fondamentale. Inoltre, viene analizzato come diverse tradizioni culturali e religiose affrontino il mistero della nascita (...)
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  21. In che senso la dialettica può essere non violenta.Claudia Rosciglione - 2010 - Giornale di Metafisica 32 (2):419-424.
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  22. Che cosa significa essere privati di un mondo? [What is it to be deprived of a world?].Jonathan Lear - 2008 - la Società Degli Individui 31:38-60.
    Siamo creature che hanno bisogno di dare senso alle cose. Non si tratta sol­tanto di un’importante esigenza psicologica, ma di una condizione per poter es­sere chi siamo. Ma a quali condizioni le cose possono avere senso? Un mo­do per studiare l’intelligibilità – la possibilità, cioè, che le cose abbiano sen­so – consiste nel prendere in considerazione quelle situazioni in cui l’in­telligibilità sembra venire meno. Comprendendo queste condizioni-limite – quan­do e perché le cose smettono di avere senso – possiamo forse capire (...)
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  23.  31
    Essere speranza nel tempo della tecnica. Prospettive teorico-pratiche di orientamento.Antonio Di Somma - 2021 - Rivista Italiana di Cure Palliative 23 (2):127-132.
    Come si può essere speranza nel tempo della tecnica? Forse può essere utile interrogare brevemente a tale proposito il pensiero, o meglio approfondire alcune riflessioni presenti nell’elaborazione filosofica di importanti pensatori del Novecento. Attraverso tale procedimento si aprirà forse una prospettiva, un piccolo spiraglio, una via d’uscita tanto per il pensiero, quanto per la comprensione contemporanea della pratica quotidiana dell’aver-cura. Non deve stupire se si rimanda a classici del pensiero filosofico, ciò che muove ogni azione, soprattutto in ambito (...)
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  24.  20
    Essere, interpretare, giudicare. Danto e il problema dell’opera d’arte.Stefano Velotti - 2008 - Rivista di Estetica 38:133-141.
    Ogni volta che leggo uno scritto di Danto resto colpito dalla cultura, dai piaceri dell’intelligenza e dai sentimenti che vi circolano. Ogni volta imparo qualcosa di vitale, nel senso di qualcosa che fa venire in mente altre idee. Danto è incapace di annoiare. Ha una mente pirotecnica e avventurosa, e una scrittura inconfondibile. Forse, proprio per questo tradurre il suo libro, The Transfiguration of the Commonplace, non è stato facile: si è trattato, sì, di tradurre un libro di filosofia, a...
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  25.  10
    Essere persona: un'antropologia dell'identità.Antonio Malo - 2013 - Roma: Armando editore.
    Se analizziamo la posizione dell’uomo nel Cosmo osserviamo che il modo di abitare la Terra e di essere in relazione con le altre realtà manifesta una trascendenza non solo nei confronti del proprio pianeta, ma anche dell’intero Universo. C’è bisogno, di un’analisi dell’uomo sia nella sua struttura materiale, organica e vivente, sia nelle sue relazioni con le altre realtà. Attraverso l’analisi dell’uomo, questo saggio tenta dunque non soltanto di confrontare le proprietà dei diversi esseri nel mondo, in modo particolare (...)
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  26.  23
    Il non-luogo dell’arte contemporanea.Luca Marchetti - 2016 - Rivista di Estetica 61:114-126.
    Il saggio vuole analizzare se sia possibile parlare di arte contemporanea in termini non meramente cronologici. A questo scopo si avvale del lavoro e delle riflessioni di Peter Osborne, secondo cui l’arte contemporanea deve essere pensata non come un concetto descrittivo, ma come un concetto normativo in grado di giustificare e di rendere possibile il carattere di autonomia dell’arte. Sotto questo profilo, secondo l’autore tutta l’arte contemporanea è arte postconcettuale, poiché oggi la distinzione tra ‘arte’ e ‘non-arte’ non può (...)
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  27.  16
    Arte, verità, essere: la riabilitazione ontologica dell'arte in Martin Heidegger e Maurice Merleau-Ponty.Erika Petres - 2013 - Roma: Pontificia università gregoriana.
    La domanda fondamentale della ricerca si muove attorno alla relazione tra arte, verità e essere, segnalando la natura metafisica del discorso. Questo fatto è sottolineato in quanto l’arte, in ambito filosofico, è di solito trattata in un contesto estetico, ma i due autori scelti vedono nell’arte un legame intrinseco al problema dell’essere, riconoscendo il suo valore anche nell’orizzonte metafisico. Heidegger e Merleau-Ponty avvertono la necessità di superare l’estetica e di svelare le possibilità ontologiche dell’arte, compiendo così una sua (...)
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  28.  26
    Brevissimo vademecum (ironico e senza pretese) per vivere (quasi) alla Sex and the City ed evitare di essere giudicate (troppo) male.Vera Tripodi - 2015 - Rivista di Estetica 60:141-151.
    In Filosofia per dame, Maurizio Ferraris afferma che una donna non può vivere alla Sex and the City senza essere giudicata male. Questo breve saggio propone (con ironia e senza pretese) un vademecum per schivare questo rischio, vale a dire un prontuario per vivere come una delle protagoniste della celebre serie televisiva americana e non essere giudicate troppo male per la propria condotta sessuale.
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  29.  8
    L'essete che si dice e l'essere che non si dice.Antimo Negri - 2000 - Giornale di Metafisica 22 (3):431-456.
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  30.  12
    La memoria della cura. Essere e presenza oltre la soglia del ricordo.Antonio Di Somma - 2024 - Rivista Italiana di Cure Palliative 26 (4):236-238.
    La memoria dell’essere umano è memoria della cura, memoria di quanto di positivo e di negativo, nel tempo della cura, si è quotidianamente e straordinariamente esperito e vissuto. Il pensare, l’agire e il produrre della cura appaiono, infatti, anche come memoria di una vita abitata e condizionata, essenzialmente e indissolubilmente, dai modi dell’aver cura. Ricordare ciò che la cura è stata per noi è ciò che ci spinge verso ogni concreto aver cura; ma, tuttavia, anche quando la cura non (...)
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  31. Emilio garroni, la crisi semantica Delle Arti, Roma, officina edizioni, 1964, pp. 342. Questo libro Del garroni, Che non vuole essere di estetica «specu-lativa» o, come anChe ama dirsi,«speculativistica», è provocato, più di quanto non si creda, da Una pregiudiziale filosofica. È questa, infatti, ad. [REVIEW]Mario Perniola - 1965 - Rivista di Estetica 10:102.
     
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  32. Adversus Dennett. Perché l'eterofenomenologia non può essere praticata senza un'autentica fenomenologia.Marco Salvioli - 2012 - Divus Thomas 115 (1):284-301.
     
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  33. La morte dell’essere umano. Scienza o filosofia nell’accertamento del decesso?Rosangela Barcaro - 2010 - In Lorenzo Chieffi & Pasquale Giustiniani (eds.), Percorsi tra bioetica e diritto. Alla ricerca di un bilanciamento. Giappichelli. pp. 111-129.
    Nel quarantesimo anniversario della pubblicazione del rapporto di Harvard, ricordato da un editoriale di Lucetta Scaraffia sull’ “Osservatore Romano” il 3 settembre 2008, la riflessione sui criteri neurologici per accertare il decesso è sembrata giungere finalmente all’attenzione del pubblico italiano, dopo i dibattiti avviati nello scorso decennio in Gran Bretagna, Germania, Giappone e negli Stati Uniti. Per alcuni giorni sulle pagine dei quotidiani nazionali si sono alternate repliche, più o meno indignate, a quell’articolo e prese di posizione; poi, come è (...)
     
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  34.  22
    Essere e senso. La critica di Heidegger all’ontologia.Stefano Bancalari - 2023 - Quaestio 22:303-320.
    The paper aims to argue that, despite his imposing elaboration of the question of Being, Heidegger’s major contribution to ontology is a critical one. The restatement of the Seinsfrage rests on presuppositions that are radically non-ontological i.e. phenomenological. Notwithstanding his suspicion of transcendental reduction, Heidegger subscribes to the Husserlian idea of a priority of the sense over the being. This thesis is supported by both the evolution of Heidegger comprehension of ontology and by the pivotal role of the Dasein in (...)
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  35. Essere parziali promuove il sapere?Roberto Di Ceglie - 2023 - Gregorianum 104 (4):759-773.
    È possibile che, perlomeno in alcuni casi, la parzialità in epistemologia vada promossa? Per ‘parzialità epistemica’ intendiamo la volontà di non venire meno alle proprie tesi anche laddove sembrasse che esse siano contraddette dall’evidenza. Tale parzialità ovviamente contraddice quanto è invece solitamente dato per scontato, ossia la disposizione – che chiamiamo ‘imparzialità epistemica’ – ad accettare qualsivoglia tesi, non importa se irriconciliabile con le proprie opinioni, purché essa sia adeguatamente supportata dall’evidenza. Qui si intende argomentare che, sulla scia di Tommaso (...)
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  36.  11
    Tempo, Coscienza e Essere nella filosofia di Aristotele (review). [REVIEW]V. Tejera - 1973 - Journal of the History of Philosophy 11 (1):111-115.
    In lieu of an abstract, here is a brief excerpt of the content:BOOK REVIEWS 111 One fascinating item is the author's extensive account of the most violent and extended controversy in the history of aesthetics---the veneration of images and the disputes between the Iconoclasts and the Iconophiles. This sometimes physical battle raged for over 100 years! The Byzantine society, obviously, took art seriously. Tatarkiewicz' great labor is an object lesson in historiography and bibliographic technique. At one and the same time (...)
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  37.  27
    La riabilitazione metafisica dell’essere come vero: Tommaso dopo Frege.Giovanni Ventimiglia - 2023 - Quaestio 22:189-206.
    Unlike being as act of being, being as true does not seem to belong to the object of metaphysics but only to that of logic. However, according to Aquinas it has a greater extension and universality than the act of being (and it is well konwn that universality is a characteristic of the object of metaphysics). For whereas being as act of being is a passio entis, namely a property of things, being as true is, according to Aquinas (and Frege), (...)
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  38.  11
    Vita e storia. Nietzsche in Essere e Tempo.Paolo Scolari - 2017 - Aoristo - International Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics 1 (2).
    Ridare vita alle ombre esangui del passato”, che torna a vivere nel presente facendosinuovamente “carne e sangue”. Le citazioni di Dilthey e von Wartenburg delimitano ilcampo in cui, per l’Heidegger di Sein und Zeit, si gioca la partita decisiva della storicità delDasein. Per affondare il colpo, egli trova la stoccata vincente nelle frecciate che Nietzschescaglia contro lo storicismo nella seconda delle Considerazioni inattuali – Vom Nutzen undNachtheil der Historie für das Leben –. In lui, Heidegger intravede un autorevole alleato perinstaurare (...)
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  39.  18
    2.3. «Esistere» ed «essere esistito».Giuliano Torrengo - 2012 - Rivista di Estetica 49:119-140.
    What do “existing” and “having existed” mean? The answer to this question depends radically on the metaphysical assumption that we are making about the nature of time. If we take the present to be privileged over other times, then “having existed” is bound to express a notion close to non-existence. If we think that the present has no ontological supremacy over what was and what will be, then the difference between “having existed” and “existing” is bound to be no deeper (...)
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  40.  5
    L'Esiglio di Sant'agostino: Note Sulle Contraddizioni di un Sistema di Filosofia per Decreto; L'Objet De la Connaissance Humaine l'Essere e la Conoscenza l'Unité De la Philosophie Et la Théorie De la Connaissance (Classic Reprint).Lorenzo Michelangelo Billia - 2018 - Forgotten Books.
    Excerpt from L'Esiglio di Sant'agostino: Note Sulle Contraddizioni di un Sistema di Filosofia per Decreto; L'Objet De la Connaissance Humaine l'Essere e la Conoscenza l'Unité De la Philosophie Et la Théorie De la Connaissance Il solo occuparsi di queste cose pare ad alcuni indizio di spirito non libero, non filosofico. E da costoro che io mi aspetto un rimprovero di questo genere: Voi perdete. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more (...)
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  41.  8
    La ragione flessibile: modi d'essere e stili di pensiero.Giovanni Bottiroli - 2013 - Torino: Bollati Boringhieri.
    Gli antichi Greci la chiamavano métis. Parola comune e anche nome mitologico di divinità. Se consultiamo il vocabolario, ne troviamo due significati: "saggezza" ispirata a "prudenza" e "disegno", nel senso di "piano" concepito da qualcuno. La flessibilità ha a che fare soprattutto con il secondo significato, perché è razionalità strategica e agonistica, in cui la duttilità è insieme ragion d'essere, modo di operare e scopo. Giovanni Bottiroli sostiene da tempo la necessità di elaborare una filosofia di tipo modale, che (...)
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  42.  15
    Ciò che Testadura non sa.Giovanni Matteucci - 2008 - Rivista di Estetica 38:71-84.
    1. Fino a qualche decennio fa l’estetica rappresentava l’approdo vagheggiato da filosofi insofferenti nei confronti del sistema socio-culturale vigente oppure nei confronti dell’intera metafisica occidentale. Penso a Marcuse e ad Adorno, ma anche a chi ha intravisto nel gioco nell’arte la matrice della rivelazione dei più essenziali misteri dell’essere. I tempi sono cambiati. Se siamo qui a interrogarci sul futuro dell’estetica, essa quanto meno non appare più l’approdo utopico di allora. epp...
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  43.  8
    Felice Balbo tra storia e attualità: una rinnovata filosofia dell'essere per lo sviluppo integrale dell'uomo.Giorgio Rivolta (ed.) - 2017 - Milano MI: IPOC.
    Nell'attuale societA globale, dominata dalla massimizzazione dell'agire funzionale e dal conseguente paradosso antropologico dell'autofinalizzazione dei media (tecnica, denaro, informazione, consenso, successo, potere), la risorsa sempre piU scarsa E diventata il senso con la conseguente e inevitabile riduzione delle persone a funzioni di un apparato tecno-plutocratico al servizio di pochissimi potentati finanziari, industriali, mediatici e militari. Pertanto, la motivazione a essere-vivere, non solo a sopravvivere, e l'omogeneo fine umano di pienezza, inteso come orizzonte piU ampio e ricco dell'azione umana, costituiscono (...)
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  44.  57
    Sollen: il dover essere è un oggetto?: le riposte di Meinong e Veber.Venanzio Raspa - 2012 - Rivista Internazionale di Filosofia Del Diritto 89 (2):239-262.
    Focusing mainly on Meinong’s "Über emotionale Präsentation" and Veber’s "Die Natur des Sollens", I examine their respective conceptions of ought. Meinong has not written a specific work on the ought, he deals with it as a part of his value theory. In "Über emotionale Präsentation" the ought is a property of being, which cannot be viewed as separated from a desiring subject. The ought is an ideal object of higher order; it concerns neither factuality nor non-factuality, but subfactuality, that is (...)
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  45.  12
    Lineamenti della filosofia delle persone di Robert Spaemann: una fisionomia della realtà della persona come essere-per-sé-una ed essere-per-altri.Massimiliano Pollini - 2021 - Roma: G&BPress, Pontificia Università Gregoriana, Pontificio Istituto biblico.
    Scritto complesso, compatto e volutamente non sistematico - all'acme della carriera accademica e dell'attività filosofica di Robert Spaemann (1927 - 2018) -, Persone. Sulla differenza tra 'qualcosa' e 'qualcuno' (1996) non è solo un capolavoro del grande pensatore tedesco, ma è innanzitutto una pietra miliare nella filosofia del Novecento sul realismo delle persone. La sua acuta riflessione sa pro-vocare e destare l'uomo di oggi alla 'grande questione' ch'egli da sempre è a se stesso, ponendolo di fronte al senso autentico del (...)
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  46.  34
    Per una Lettura Analitica dell'Ontologia di Martin Heidegger (1927-1930): i Modi dell'Essere.Luca Banfi - 2018 - Rivista Teologica di Lugano 23 (1):155-173.
    A partire dalla celebre disputa tra Martin Heidegger e Rudolf Carnap, avvenuta nella prima metà del secolo scorso, circa la significatività della metafisica, la filosofia ha iniziato a indirizzarsi verso due canali differenti e per lo più paralleli, quelli della filosofia analitica e della filosofia continentale. Nonostante attualmente si ricorra spesso a questa distinzione in maniera dogmatica, il presente articolo mira a definire i contorni di un recentissimo dibattito tra alcuni filosofi contemporanei di stampo analitico in merito alla ricezione e (...)
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  47.  15
    Metafisica dell'Essere Parziale. [REVIEW]N. S. R. - 1956 - Review of Metaphysics 9 (4):708-708.
    This immense investigation, covering logic, epistemology, metaphysics, philosophy of science, aesthetics, religion, ethics, politics, and pedagogy, rests mainly on two notions: 1) that of syneteric judgments, which make a realist epistemology and ontology possible; and 2) that of partial being: a finite individual is only partially, being in space and time; becoming is a transmission of quantity of being and is a descending process. This thesis leads to a reformulation of St. Thomas' Fourth Way, and, inter alia, to a liberal, (...)
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  48.  19
    Le menti non sono documenti.Giovanni Tuzet & Andrea Lavazza - 2021 - Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia 12 (3):212-224.
    Riassunto : Per la teoria della documentalità gli oggetti sociali sono atti iscritti e per la teoria della mente estesa le menti si estendono a processi o dispositivi esterni al corpo. Pur per motivi diversi, le due teorie convergono nel ridurre le differenze fra menti e documenti, e hanno a loro supporto la dimensione semiotica di menti e documenti; eppure, in una certa lettura, tali teorie risultano implausibili se si considera che le proprietà delle cose che chiamiamo “menti” non sono (...)
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  49. La nonviolenza di Gandhi oggi [The Actuality of Mahatma Gandhi’s Teaching of Non-violence].Amartya Sen - 2007 - la Società Degli Individui 29:133-140.
    L’articolo illustra le ragioni che rendono l’insegnamento di Gandhi ancora straordinariamente attuale. Particolare rilievo assume, innanzitutto, il riconoscimento all’essere umano del diritto a esplorare e coltivare tutte le sfaccettature della propria identità, senza doverla costringere nelle anguste gabbie dell’etnia religiosa, dunque l’esigenza di costruire società che siano realmente complesse e condivise, non solo composite e frammentate. In secondo luogo, emerge il valore essenziale della moralità, strumento base per l’affermazione della nonviolenza e della democrazia, la cui carenza mina molte delle (...)
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  50.  3
    Per una difesa comune europea. Idee kantiane sul perché non esiste, su come raggiungerla e a quale prezzo.Luigi Caranti - 2024 - Rivista Italiana di Filosofia Politica 6:27-56.
    L’obiettivo di giungere ad una difesa comune europea ha accompagnato il processo di integrazione della UE senza mai essere conseguito. La spiegazione di questo insuccesso sembra risiedere nella difficoltà di conciliare da una parte sovranità degli Stati membri e, dall’altra, trasferimento delle funzioni di difesa e politica estera alle istituzioni comunitarie. Usando parti di un mio recente lavoro sulla federazione kantiana (Caranti 2022), l’articolo mostra come Kant metta a disposizione le risorse necessarie per comprendere le cause profonde che impediscono (...)
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